Carina questa brasserie nel lungo caruggio di Varazze, verso ponente, dove una decina di persone possono “appollaiarsi” sugli sgabelli e mangiare gomito a gomito col vicino, se ti piace star con gli altri e scambiare idee è un luogo ideale… Il nome (vineria enoteca) rivela le inclinazioni del proprietario, giovane ma con un passato da vigneron alle spalle. Positivi i vini in carta, anche se la qualità comporta alcuni giustificati ricarichi verso valle. La filosofia imperante è quella del “bio”, del consumare a km 0, come dimostrano anche le periodiche cene a tema organizzate dal locale: ad esempio quella dedicata alla zucca recupera l’ortaggio ad Alpicella, frazione verde sovrastante Varazze. Da “Perbacco” ci si sente un po’ come a casa, il proprietario racconta il piatto della serata, il viavai di giovani alla ricerca del buon calice è a tratti confortante, il caffè viene preparato con la moka. Dopo l’appetizer, un salamino langarolo stagionato che creava dipendenza psicofisica, ho mangiato - benissimo - un tenero coniglio “alla ligure” ricco di pinoli e taggiasche, con contorno di risotto ai porcini e patate arrosto, piatto unico un po’ alla maniera d’oltralpe. Il vino in abbinamento, io ho optato per una Lacrima di Morro d’Alba, emanava i profumi della frutta marchigiana… Conto sui 25 euro a persona. Simpatico, rassicurante, a Varazze.